Diventare ISP in Italia o proporsi con un Partner TLC

Perché pensiamo che un Partner per i servizi TLC sia preferibile a diventare ISP

La corsa alla digitalizzazione immaginiamo potrebbe portare molti a domandarsi come entrare nel business della connettività Internet e dei servizi tecnologici.
Questo si potrebbe tradurre nella volontà di diventare un ISP (Internet Service Provider) per poter fornire servizi Internet.

 

Timenet ha fatto questo percoros a parso ed è partita nel 1996, quando Internet era ancora qualcosa di molto misteriorso ai più e la cosa più tecnoloigica erano i siuti Internet… che nella maggior parte dei casi erano poco più di “ipert testi” 🙂
Perché vi racconto questo?
Per passare il messaggio che diventare un ISP non è un qualcosa da poter fare da oggi a domani ma è un prcorso impegnativo, ecco perché ho iniziato con questo paragrafo.

Timenet nel 2005 ha portato sul mercato TLC un nuovo modello di vendita costruendo una rete di Partner, intenzionati a proporre i servizi di un ISP ma senza avere la struttura per poterlo diventare.
Di fatto rivendono i servizi di un ISP, alcuni usano il marchio Timenet (Business Partner), altri usando il marchio proprio (Wholesaler), ora sai che esiste un’alternativa.

Diventare ISP, spesso un risvolto sociale per il territorio.

Un aspetto trascurato ma che potrebbe spingerti nella direzione di diventare un ISP è il risvolto diretto e l’impatto che potresti avere sul tuo territorio.
I piccoli Provider sono per loro natura radicati nei loro luoghi di origine e possono trovarsi a svolgere un determinante ruolo sociale per la digitalizzazione di zone altrimenti dimenticate.

Ti propongo il caso pratico di Timenet e di Empoli.

Empoli ha una zona industriale importante per il territorio, “Terrafino”.
Molte aziende ma, all’epoca, nessuna copertura di Fibra Ottica.
Fù Timenet a prendersi l’onere e l’onore di fare i lavori per portare la Fibra nella zona industriale aiutandola a digitalizzarsi.

Un risvolto interessante sia dal punto di vista commerciale che etico.

Vuoi ancora divetare un ISP? Scopriamo come diventare ISP in Italia!

Premetto che le informazioni di seguito sono liberamente ispirate ai contenuti che fornisce direttamente Assoprovider, l’associazione indipendente degli ISP.

Come puoi immaginare, diventare ISP, parte con una buona dose di burocrazia e tira in ballo alcuni enti con i qual ti troverai a interfacciarti.

Ricordati inoltre che avrai a che fare con quella che viene definita la guerra dei prezzi degli ISP alla quale, se sarai astuto, troverai il modo di non parteciapre 🙂

Per diventare ISP devi interfacciarti con il Ministero dello Sviluppo Economico

Il Ministero vuole sapere che stai iniziando questo tipo di attività e che vuoi diventare un ISP.
Non chiedono tantissimo ma dovrai comunicare con un mezzo legalmente riconosciuto come la raccomandata alcuni documenti.

Quelli di identità, il certificato Antimafia e una dichiarazione sostituiva per sgombrare il campo dal fatto che tu abbia carichi pendenti.

Immaginando che tu voglia proporre anche servizi di tipo Wirless, questi vanno comunicati con dichiarazione dedicata come per il punto precedente.

Quindi abbiamo 2 dichiarazioni:

  • “dichiarazione di inizio attività per ISP”
  • “dichiarazione di inizio attività per Wireless ISP”

Qui il link al ministero per praticità

Per diventare ISP devi iscriverti al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione)

Già, diventare ISP vuol dire diventare Operatore, anche se non proponi servizi di Telefonia.

Potresti diventare ISP anche senza avere una tua infrastruttura tecnologica, rivendendo i servizi con un contratto di Partnership in White Label, argomento che abbiamo toccato in un altro articolo.

Il ROC è un registro tenuto da AGCOM per censire tutti gli operatori, per evitare di fornirti indicazioni sommarie su quello che è un processo molto dettagliato, preferisco rimandarti direttamente al sito AGOCM dove potrai leggere anche come fare questo adempimento online.

diventare isp internet service provider

Vuoi diventare ISP e rivendere anche servizi di Telefonia VoIP

Abbiamo inziiato questo articolo dando per assunto che la volontà fosse quella di vendere servizi Internet ma, avendo ormai tutte le abilitazioni, fare l’ultima così da completare il tuo parco servizi anche con quelli di Telefonia VoIP.

A questo punto oltre a diventare ISP potresti dire di essere a tutti gli effetti un Operatore Telefonico 🙂

Come potrai immaginare, visti gli iter seguiti fino ad ora, c’è bisogno di un’altra dichiarazione di inizio attività ma questa volta “Dichiarazione di Inizio Attività (DIA) per Reseller Fonia e VoIP”.

I documenti richiesti sono gli stessi di quelli citati all’inizio di questo articolo (Antimafia, Carichi Pendenti e Documenti d’Identità).

Questo il link per approfondire personalmente sul sito del Ministero

Per diventare ISP la burocrazia è tanta, ci vuole più di un articolo!

Abbiamo scritto molte parole, l’intento era quello di orientarti sulla mole di lavoro necessaria per diventare ISP e aiutarti a scegliere le giuste strade e le giuste aleternative.
L’obiettivo di qualunque impresa è fare business e non è detto che sia necessario diventare ISP per lavorare con connettività Internet e Telefonia VoIP.

Abbiamo aiutato molte Imprese a intraprendere il loro viaggio come Iinternet Service Provider, quello che mi sento di consigliarti e di contattarci. Faremo insieme una chiacchierata dove potrai veramente calarti nei panni di un Provider insieme a noi, potremo sviscerare tutti i risvolti burocratici, legali e tecnologici così da darti la possibilità di decidere in modo sereno.